Duetto inedito per Gianni Fiorellino ed Andrea Sannino che presentano il brano "Chiammame ammore".
In uscita sabato primo giugno distribuito da Altafonte, la canzone realizza la prima collaborazione tra i due cantautori napoletani.
Sarà eseguita in "prima esecuzione" venerdì sera 31
maggio per gli oltre 14.000 spettatori presenti allo stadio
Maradona durante il "cine-concerto" intitolato "Tutto in una
notte" che inaugura il "Napoli Città della Musica-Live Festival
2024" promosso dal Comune.
"Io ed Andrea ci conosciamo da oltre 15 anni - sottolinea
Gianni Fiorellino - dal nostro incontro al festival di
Castrocaro dove lui era in concorso. Da qui nasce la nostra
amicizia che adesso diventa occasione di condivisione
artistica". Un legame che si rinsalda nella scoperta che i loro
figli frequentano la stessa scuola. E così, quasi per caso,
durante le sporadiche conversazioni all'uscita in attesa della
campanella, nasce l'idea e si gettano i semi del progetto. "Ho
sempre apprezzato - aggiunge Andrea Sannino - il modo con cui
Gianni Fiorellino esprime la sua visione ed il suo racconto di
Napoli. Quando mi ha chiesto di cantare insieme ho accettato con
piacere a patto però di realizzare il duetto sulle note e sui
versi di un nuovo brano". Nasce così "Chiammame ammore", una
melodiosa 'ballad', scritta da Gianni Fiorellino, Melania
D'Agostino e Franco Desyre, che offre il tessuto musicale della
sua partitura a versi significativi in cui il sentimento d'amore
viene esteso alle più svariate accezioni. "Amore per la propria
compagna - aggiungono gli artisti - per i propri cari, per un
amico e per chiunque abbia l'esigenza vitale di sentirsi amato
e, per l'appunto, "chiamato amore" come suggerisce il titolo del
brano".
"Tutto in una notte" allo Stadio Maradona, organizzato dal
Teatro Troisi con il coordinamento artistico della Leone
Produzioni, è anche l'occasione per proiettare in anteprima sul
grande schermo il film documentario "Aspettami stanotte" che,
con la regia di Luciano Filangieri su un soggetto di Melania
D'Agostino e la sceneggiatura di Luca Delgado, sintetizza in
circa 90 minuti il percorso umano ed artistico di Fiorellino.
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