Con una cerimonia solenne al
Sacrario della Foiba di Basovizza, monumento nazionale, si
celebra oggi sul Carso triestino il Giorno del Ricordo,
ricorrenza istituita con legge nazionale per commemorare le
vittime delle foibe, l'esodo giuliano-dalmata e le drammatiche
vicende del confine orientale negli anni a cavallo del secondo
dopoguerra.
Le celebrazioni al Sacrario sono promosse dal Comune di
Trieste e dal Comitato per i Martiri delle foibe. Presenti, tra
gli altri, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il
presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, il
sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, autorità civili, religiose
e militari.
Nell'area della cerimonia sono schierati, tra gli altri, i
gonfaloni dei Comuni di Trieste, Muggia e Pisa e della Regione
Autonoma Fvg. Ai margini sono esposti bandiere e labari delle
rappresentanze legate alle associazioni combattentistiche e agli
esuli. Presente anche il vessillo della X Mas. Tra il pubblico
sono diversi gli studenti, provenienti anche da fuori regione.
Dopo la cerimonia dell'Alzabandiera, alla presenza di un
picchetto del Reggimento Piemonte Cavalleria 2/o, sono stati
resi gli onori ai martiri delle foibe ed è stata deposta davanti
alla grande foiba una corona d'alloro da parte della Presidenza
del Consiglio dei ministri, accompagnata da Nordio e dal
prefetto di Trieste, Pietro Signoriello. E' stato quindi suonato
il silenzio, che il ministro Nordio ha ascoltato con la mano sul
cuore.
Deposte successivamente anche corone da parte della Regione
Fvg e del Comune di Trieste, da parte del presidente del
Comitato per i Martiri delle Foibe e della Lega Nazionale, Paolo
Sardos Albertini, e da parte dei rappresentanti delle
associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati.
Nella notte tra venerdì e sabato all'ingresso alla foiba sono
state lasciate alcune scritte oltraggiose. La Digos sta
indagando per risalire agli autori dell'atto vandalico.
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