"In una comunicazione al Mimit la multinazionale americana Flex ha dichiarato essersi ormai defilata dalle vicende del sito di Trieste. Fair Cap presente al tavolo odierno ha illustrato un piano industriale assolutamente generico, privo di numeri e pieni di buoni intenti". E' il parere di Fim, Fiom Uilm in una nota congiunta al termine dell'incontro odierno al Mimit, al tavolo convocato sulla vertenza Flex.
Fair Cap "all'atto pratico ha parlato di strategie organiche e inorganiche per mettere a profitto le potenzialità del sito sia dal punto ingegneristico/ manifatturiero che dal punto di vista delle competenze logistiche. Il tutto sarebbe mirato a un miglioramento della strategia commerciale verso una crescita dei volumi al 2026", spiega il sindacato. Ma sul tema occupazione "l'unico dato che abbiamo ricavato è la volontà di proseguire con ammortizzatori sociali senza meglio specificare un chiaro impegno al mantenimento dell'occupazione. Fair Cap ha fatto appello alla volontà di voler lavorare a stretto rapporto con istituzioni e parti sociali, ma evidentemente solo per la parte legata agli ammortizzatori sociali. Per noi questa approssimazione nel presentare un piano industriale non può essere accettabile", scrivono i sindacati. Che chiedono "impegni chiari sulla volontà di mantenimento della missione industriale del sito e dell'occupazione". "Serve parlare di investimenti per continuare la produzione, cosa di cui oggi non abbiamo sentito alcun cenno". Insomma, "restano intatte tutte le perplessità maturate in questi ultimi due mesi. Il giudizio unanime è stato espresso da tutte le organizzazioni sindacali presenti al tavolo e da parte di tutte le istituzioni, Regione FVG e Mimit".
Urso, 'no a operazione che porta alla chiusura della Flex' Confindustria riporta l'intervento del ministro al tavolo Mimit TRIESTE "Questo non è un Paese in cui si può procedere con un modello che sta sempre più emergendo e che punta all'acquisizione del proprio concorrente per poi farlo chiudere. Questo non sarà possibile". Lo ha detto il ministro del Made in Italy Adolfo Urso intervenendo al tavolo sulla Flex, come riportato in una nota di Confindustria Alto Adriatico presente all' incontro. Urso, che ha garantito sarà presente ai tavoli nei momenti decisivi, ha detto di essere "stato estremamente chiaro con la proprietà quando abbiamo saputo dell'intenzione di vendere così in fretta e senza un confronto nel merito con il Ministero e tutte le altre forze coinvolte. Dissi che avrei monitorato questa operazione perché mi è parsa molto simile ad altre apparse in questi mesi al Ministero - ha proseguito il ministro - Sono operazioni in cui vi è un passaggio di proprietà poco comprensibile sul piano industriale che poi porta dopo poco tempo alla chiusura dello stabilimento". Urso ha infine invitato "l'azienda a presentare al più presto un piano industriale convincente, a fare chiarezza anche sul passaggio di proprietà perché non vorremmo che alla fine del percorso foste voi a doverne rispondere anche sul piano legale", ha concluso. DO/ S0A QBXB
Riproduzione riservata © Copyright ANSA