Nel comparto edile delle Marche,
nonostante l'impegno per la prevenzione, i dati non sono
positivi e resta il segno più davanti al numero degli infortuni
in particolare nelle province di Fermo (+36,99%) e Macerata
(+9,61). E ciò avviene in un contesto che permane difficile per
il settore con 450mila ore di cassa integrazione nel 2024, -18%
rispetto all'anno precedente. Questi i dati diffusi dalla Cassa
Edile delle Marche (Cedam), tramite il presidente Aramis
Garbatini e il vicepresidente Tonino Passaretti, alla vigilia
della Festa del Lavoro del primo maggio.
Per diminuire questi numeri sugli infortuni si punta sulla
sicurezza. Cedam ha avviato in collaborazione con Edilart
Marche, un ciclo di 11 seminari itineranti nelle cinque province
del territorio regionale grazie ad un bando regionale con
l'obiettivo di sensibilizzare imprese e lavoratori del settore
edile al rispetto della sicurezza nei cantieri e all'utilizzo
delle nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale e gli
esoscheletri per la movimentazione dei carichi.
Nel complesso, nel 2024, sono stati realizzati 283 corsi su
varie materie formando un totale di oltre 2.500 lavoratori ed
organizzato visite in cantiere per fornire assistenza alle
imprese e guidarle al rispetto delle normative vigenti. "Quando
un lavoratore si infortuna è una brutta notizia sia per il
lavoratore che per l'azienda e lavorare con l'obiettivo di
arrivare a zero morti lo consideriamo un segno di civiltà
facendo tutti la propria parte per contribuire a garantire la
tutela e la sicurezza nei luoghi di lavoro", concludono
Garbatini e Passaretti.
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