E' stato inaugurata all'Archivio di Stato di Asti la mostra che celebra il generale dei carabinieri Cosma Manera. Nato ad Asti, l'alto ufficiale dell'Arma rimpatriò, tra il 1916 e il 1920, migliaia di militari dispersi o prigionieri in Russia e provenienti dalla terre irredente, ossia i territori italiani appartenenti all'Impero austro-ungarico, disgregatosi a seguito del primo conflitto mondiale.
L'allestimento dell'esposizione è stato realizzato dall'Archivio di Stato con contributi della Fondazione Asti Musei, del Museo storico dell'Arma dei Carabinieri di Roma e della Fondazione Museo storico del Trentino.
"Tanta gratitudine a Cosma Manera e a chi ha lavorato per far coincidere l'inaugurazione della mostra con la Giornata delle Forze Armate", ha detto il generale comandante dei carabinieri di Piemonte e Valle d'Aosta, Aldo Iacobelli.
"Guardiamo alla storia per proiettarci al futuro con alti esempi come il generale Cosma Manera", ha puntualizzato il presidente della Provincia di Asti, Paolo Lanfranco. Il sindaco Maurizio Rasero ha ricordato il 'padre degli irredenti': "la mostra contribuisce a rendere culturalmente attrattiva la nostra città.
Cercheremo di farla conoscere soprattutto ai nostri concittadini per fare conoscere la figura di un uomo che ha compiuto gesta straordinarie in un periodo difficile". "La storia - ha sottolineato il prefetto, Alfonso Terribile - viene fatta, talvolta in modo silenzioso, da uomini straordinari come Cosma Manera".
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