"Il dispositivo della decisione delle sezioni centrali in speciale composizione di accoglimento del ricorso della Regione siciliana, ha una portata innovativa su tutti i precedenti nazionali.
Per prassi ed esperienze consolidate, nel giudizio di parifica il contraddittorio con l'amministrazione regionale si svolge in una udienza preliminare, alla quale partecipa l'ufficio del pubblico ministero.
Nella successiva udienza pubblica, la discussione del
giudizio è fondata sugli esiti del contraddittorio che si è
svolto nella fase anteriore". Lo dice all'ANSA Salvatore Pilato,
presidente delle sezioni riunite della Corte dei conti per la
Regione siciliana all'indomani della decisione della Corte dei
conti a sezioni riunite in sede giurisdizionale in speciale
composizione che ha accolto il ricorso della Regione Siciliana
contro il giudizio di parifica sul rendiconto 2021 pronunciato,
lo scorso 25 novembre, dalle sezioni riunite in sede di
controllo per la Regione Siciliana. La deliberazione è stata
annullata per violazione del contraddittorio processuale. Le
sezioni riunite siciliane dovranno pronunciarsi nuovamente con
un nuovo giudizio di parifica.
"Pertanto, le sezioni riunite della Corte dei conti per la
Regione siciliana dovranno valutare adesso con particolare
attenzione l'innovazione interpretativa sopravvenuta sulle
modalità di svolgimento del contraddittorio nel giudizio di
parifica, esaminando i contenuti della motivazione non ancora
depositata - aggiunge Pilato - In ogni caso, sul ripiano del
rilevante disavanzo finanziario, la Regione siciliana è
vincolata a fare corretta applicazione dei principi affermati
dalla Corte costituzionale nella recente sentenza del 26 gennaio
2024, la quale ha dichiarato l'illegittimità delle disposizioni
di attuazione dello statuto speciale per difetto di competenza
legislativa e per violazione dell'obbligo di copertura della
spesa, dell'equilibrio di bilancio e della sana gestione
finanziaria. Questo fondamentale aspetto finanziario, fissato
nel giudicato costituzionale sollecitato dalla Corte dei conti
siciliana, rimane intangibile e immodificabile e costituisce il
presupposto normativo del percorso di risanamento del bilancio
regionale e di ripiano delle passività pregresse".
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