"Se si fermano i medici si ferma la
sanità, se si fermano gli avvocati si ferma la giustizia. Ma se
si fermano i commercialisti si ferma l'economia. Quindi, lo
sciopero è un segnale importante". Lo ha detto il presidente del
Consiglio nazionale dei commercialisti Gerardo Longobardi,
commentando l'annuncio della prima astensione dal lavoro della
categoria, che si terrà a fine febbraio, in occasione della
dichiarazione Iva, per sette giorni continuativi. "C'è stata una
grandissima partecipazione" alla manifestazione promossa dalle
sette sigle sindacali dei professionisti oggi, in piazza Santi
Apostoli, ha aggiunto, sottolineando che la categoria "non
sciopera soltanto per sé", ma l'agitazione (indetta, ha spiegato
il presidente del sindacato Anc Marco Cuchel, per protestare
contro uno "stillicidio di adempimenti, per lo più inutili, che
sviliscono il ruolo dei commercialisti", ndr) "riguarda anche le
Piccole e medie imprese, gli artigiani e tutti i contribuenti".
"Sono molto felice - ha concluso Longobardi - perché un numero
importante di colleghi è venuto da ogni parte d'Italia, qui a
Roma, in una piazza storica, che ha ospitato tante
manifestazioni importanti".
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