Ci sono anche oggetti che vennero
trovati in casa quella mattina del 13 agosto 2007 o
successivamente nella pattumiera, come una confezione di tè
freddo, un vasetto di yogurt e una scatola di cereali, tra i
reperti indicati dalla Procura di Pavia che ha chiesto un maxi
incidente probatorio con analisi genetiche ampie anche su
campioni e reperti mai esaminati o che diedero esiti incerti.
Da quanto si è saputo, alcune comparazioni, secondo i pm,
andrebbero effettuate nelle analisi, oltre che col Dna di Andrea
Sempio, anche coi profili genetici dei soggetti maschili della
famiglia Poggi e con frequentatori maschi della casa all'epoca.
Nell'elenco che l'aggiunto Stefano Civardi e la pm Valentina
De Stefano, della Procura diretta da Fabio Napoleone, hanno
stilato, con riferimento a campioni e reperti recuperati
all'Unità di medicina legale dell'Università di Pavia, figurano,
dunque, anche una serie di oggetti che evidentemente sarebbero
stati trovati nella pattumiera di casa Poggi o nell'abitazione
quella mattina, come un barattolo di tè vuoto, un vasetto di
yogurt e una confezione di cereali da colazione.
Le nuove analisi richieste dovrebbero concentrarsi anche su
tamponi effettuati sulla studentessa, oltre che su tutti i
"para-adesivi delle impronte rinvenute sulla scena del crimine e
sugli oggetti analizzati". E negli atti si fa riferimento pure
ad eventuali comparazioni necessarie coi frequentatori maschi
della casa all'epoca.
In più, gli inquirenti hanno acquisito, oltre a tutte le
consulenze e le perizie genetiche realizzate nelle indagini e
nei processi, anche la consulenza di Pasquale Linarello, esperto
che fu nominato dai legali di Alberto Stasi che all'epoca fecero
prelevare il Dna di Sempio da investigatori privati. Il
consulente lo comparò con il materiale genetico trovato su
unghie e dita di Chiara, dando conto di una compatibilità. In
queste indagini, però, la posizione di Sempio fu archiviata con
nettezza dalla Procura pavese.
Intanto, dopo l'opposizione presentata oggi dalla difesa di
Sempio contro la richiesta dei pm (il termine sarebbe scaduto
domani), il gip avrà dieci giorni a partire da domenica per
decidere se dare l'ok alle maxi analisi e per fissare una data
per la nomina del perito e dei consulenti delle parti, per
formulare i quesiti e dare un termine per le operazioni.
Nell'opposizione i legali di Sempio hanno fatto presente che la
richiesta di accertamenti è generica e che non si indica nello
specifico perché gli esami siano irripetibili e da fare in
questa modalità. In subordine, comunque, per la difesa le
analisi semmai vanno allargate anche a comparazioni con altri
Dna.
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