E' arrivato a Roma per gli
adempimenti preliminari del Collegio cardinalizio Giuseppe
Petrocchi, nominato cardinale da Papa Francesco quando era
arcivescovo metropolita dell'Aquila. Avendo 76 anni, potrà
partecipare attivamente al Conclave in qualità di elettore.
"Nell'apprendere della morte del Pontefice - ha riferito alle
telecamere del Tgr Marche - mi è venuta in mente la frase del
Vangelo, riferita a Gesù, che secondo me raccoglie tutta
l'esistenza di Papa Francesco, e in particolare questi ultimi
giorni: 'Avendo amato i suoi (che erano nel mondo), li amò sino
alla fine.'".
"E li ha amati fino alla fine - ha sottolineato in
riferimento a Papa Bergoglio - perché non si è risparmiato".
Petrocchi, originario delle Marche, ha ricordato con affetto "lo
stile paterno e cordiale con cui mi ha accolto sin dall'inizio.
La sua prima preoccupazione, non solo con me ma con tutti quelli
che incontrava, era mettere a proprio agio l'interlocutore.
Aveva poi, tra l'altro, una memoria straordinaria: anche a
distanza di tempo, rievocava frasi o tematiche che avevamo
affrontato".
"Papa Francesco rappresenta un'apertura che la Provvidenza ha
offerto su prospettive straordinarie che siamo chiamati a
custodire e a prolungare", ha concluso, accennando
indirettamente all'eredità lasciata. Presente a Roma, come
membro del collegio cardinalizio anche il cardinale Enrico
Feroci, 84 anni originario di Pizzoli (L'Aquila), che vista la
età non potrà partecipare al voto per la scelta del nuovo Papa.
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