Al Centro Palatino, nel cuore di Roma, festa in onore di Rodolfo Valentino - La leggenda, l'attesa fiction con Gabriel Garko in onda il 16 e 17 aprile su Canale 5. L'atmosfera è rilassata: Cosima Coppola, con uno splendido abito nero anni Venti, balla un tango con Samuel Peron sotto gli occhi divertiti di Garko e del direttore di Canale 5 Giancarlo Scheri, mentre in pista tutti le urlano 'brava', anche se la confusione regna sovrana e l'argomento che corre di bocca in bocca è uno solo: "Quei 15 secondi di nudo integrale ci saranno?". Mistero, la riserva non è stata ancora sciolta.
"Da questo momento non sarò più Rodolfo Guglielmi, ma Rodolfo Valentino", dice davanti a uno specchio in una scena di nudo integrale Garko, protagonista del film tv, mentre decide di cambiare vita e di diventare un tanghero a pagamento, per il piacere delle signore. La sequenza dura solo 15 secondi, ma è quella della discordia fra Canale 5, che la ritiene non adatta a un pubblico di prima serata e quindi vorrebbe tagliarla, e il regista Alessio Inturri che, d'accordo con la produzione Ares Film, non vuole sentire ragioni: la scena va tenuta perché fortemente simbolica. Certo, la sequenza è importante perché segna il momento in cui, stanco della miseria in cui si trova, dopo vani tentativi di diventare attore, Rodolfo Guglielmi decide di cambiare vita, convinto da Dolly Papavero, la Pupa del gangster, interpretata da Alessandra Barzaghi. Da quel momento nasce Rudy Valentino, la stella dei Taxi boys, giovani ballerini che vengono pagati per far ballare le signore.
"Quel nudo avveniva in un momento simbolico importante della storia, quello in cui Rodolfo Guglielmi si spoglia di tutto per diventare un nuovo uomo, il grande Rudy Valentino", commenta l'attore. "Mi piacerebbe che Canale 5 ci ripensasse, ma temo che non ci sia niente da fare, anche se la sua 'svestizione' è fortemente simbolica: cambia pelle, è il momento in cui decide di diventare Rodolfo Valentino", sottolinea. Ieri al centro Palatino si è tenuta una grande festa organizzata da Mediaset e dalla Ares film in onore della miniserie: presenti, oltre a Garko in costume d'epoca, quasi tutti gli attori del cast, oltre al direttore di rete Scheri, al responsabile della fiction Mediaset Antonino Antonucci e al regista Inturri. Quest'ultimo si augura che la rete ci ripensi e non tagli la scena perché, spiega, "non c'è nulla di scandaloso". Scheri non si sbilancia: "Non abbiamo ancora deciso, la prima serata è destinata a un pubblico per famiglie".
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