Perugino grande maestro del Rinascimento: si apre a Parigi, al Museo Jacquemart-André, dal 12 settembre al 19 gennaio prossimi, una mostra sul 'divin pittore', celebre per aver rivoluzionato la pittura e per la sua influenza sul giovane Raffaello.
L'esposizione dal titolo 'Il Perugino, maestro di Raffaello', presenta una cinquantina di opere, tra cui alcune presentate contemporaneamente per la prima volta come la ricomposizione della pala di San Nicola da Tolentino; c'è anche un dittico inedito di una Vergine e di una testa di Cristo su sfondo nero oltre a nuove attribuzioni. L'obiettivo è ripercorrere le grandi tappe della carriera di Pietro di Cristoforo Vannucci, noto come il Perugino, nato a Città della Pieve intorno al 1450 e morto nel 1523 a Fontignano: dalla sua formazione a Firenze a partire dalla seconda metà del XV/o secolo, lavorando al fianco dei più grandi talenti del tempo, da Leonardo a Botticelli, ai suoi capolavori a Perugia e a Roma (dove dipinse sei scene della Cappella Sistina). Inoltre Pietro Perugino esercita una grande influenza sui suoi contemporanei, in particolare su Raffaello di cui sono presentate 10 opere.
"E' un'opportunità per mettere i due pittori a confronto" - spiega all'ANSA Vittoria Garibaldi, direttrice del laboratorio di analisi per il patrimonio culturale di Spoleto, uno dei due curatori assieme a Nicolas Sainte-Fare Garnot - Oggi gli storici dell'arte sono divisi su chi fu il maestro di Raffaello: il Perugino, nella sua bottega di Perugia, oppure suo padre, Giovanni Santi a Urbino. Io ritengo più probabile che il Perugino sia stato il maestro di Raffaello". Per la curatrice non ci sono prove che Raffaello sia stato nella bottega del padre, inoltre quest'ultimo morì quando il figlio aveva solo 11 anni, lasciando la bottega in mano a Evangelista di Pian di Meleto. "Raffaello dal Perugino riprende tutto e poi lo trasforma in un classicismo più maturo - prosegue la Garibaldi - Però i punti di partenza sono quelli". In particolare, elementi caratteristici del Perugino, sono il colore, l'importanza del paesaggio e dell'architettura, la tecnica pittorica moderna, la rappresentanza prospettica.
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