Dodici effe giganti con copertine, foto, testi, ognuna dedicata ad un tema, dalla Febbre dell'editore ai Formidabilitaliani passando per le donne di Fortissime e le riflessioni di Finesecolo, raccontano 60 anni della Feltrinelli. E' una mostra speciale, "Feltrinelli 60.
Idee, scelte, storie che fanno futuro" che si sta allestendo in queste ore di fermento e preparativi al Lingotto, alla vigilia dell'apertura, domani con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Salone Internazionale del Libro di Torino.
"Per i sessant'anni della casa editrice abbiamo pensato a una mostra. Abbiamo pensato di mostrare in dodici capitoli, anzi in dodici effe giganti, la ricchezza di idee, le storie, le occasioni, la bellezza, le svolte, le sfide, le battaglie, la passione, la forza d'anticipazione, l'intelligenza e le intelligenze che sono emerse in questi sei decenni di attività. Per questa mostra abbiamo pensato, come sintesi, ad alcune parole chiave, ognuna delle quali apre una porta sul passato, sul presente e su cosa ci aspetta" spiega Carlo Feltrinelli nella presentazione. Una festa che passa attraverso una consonante simbolo, la effe appunto, per raccontare un percorso diventato patrimonio comune della vita civile del paese. Così in 'Febbre & Fosforo' viene ripercorsa l'avventura di un editore, Giangiacomo Feltrinelli, in 'Forma' - che si trova allo stand Feltrinelli dove domani si brinderà - l'invenzione del tascabile. In 'Fiesta' si ripercorre l'età degli eventi fra cui spicca quello social ante litteram nel 1996 con Daniel Pennac al Lirico di Milano tutto esaurito e 200 persone rimaste fuori o quello alla Upim di Porta San Babila con Isabel Allende che blocca il traffico. Le effe, riprodotte in una specie di espositori in faggio di circa 2 metri di altezza e un metro e mezzo di profondita', disseminate nei padiglioni e nei punti esterni di ristoro o di raccordo fra gli spazi del Lingotto, propongono un percorso che fa riflettere sulla storia dell'editoria, soprattutto in un momento in cui aleggia lo spettro del futuro di Mondadori e Rizzoli. E sul prossimo futuro del mondo dell'editoria Carlo Feltrinelli dice in un'intervista che sarà pubblicata domani su Sette: "Quella degli anni d'oro è probabilmente finita per sempre. Parlo di fine anni Cinquanta, dei Gallimard, dei Rowohlt, dei Knopf. Vedo però un futuro interessante: abbiamo davanti l'orizzonte infinito e inesplorato dell'editoria digitale. Le due prospettive non si annullano, ma si sommano.
Sono ottimista anche se apparentemente il libro perde peso specifico e la crisi si fa sentire".
Ed eccoci, camminando fra i padiglioni in allestimento, a 'Freedom' dove ci sono foto di Nadine Gordimer, Amos Oz e Inge Feltrinelli e in 'For All- I libri per tutti' appare la campagna sconti del 1988: "costa più un Kg di Shakespeare o un Kg di asparagi?".
"Le nostre dodici effe saranno visibili come stazioni ideali di un lavoro che progredisce, che va avanti, che macina e immagina futuro. Nessuna autocelebrazione, nessun atto di fede, ma un legittimo orgoglio. E, idealmente, potremmo aggiungere un'altra effe alle dodici previste in questa mostra: la luminosa Fatica di stare dentro una civiltà, perché continui a essere civiltà", sottolinea Carlo Feltrinelli nella presentazione.
L'esposizione, a cura di Sonia Folin e Roberto Rollo, dopo il Salone proseguirà il suo itinerario alle manifestazioni Dialoghi sull'uomo, Cortona Mix Festival,Festival della Mente, Festivaletteratura e Bookcity.
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