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Il santone Neri Marcorè, 'Osho a Centocelle' - VIDEO

Il santone Neri Marcorè, 'Osho a Centocelle' - VIDEO

Su RaiPlay serie su fenomeno social di Federico Palmaroli

ROMA, 24 febbraio 2022, 10:42

di Nicoletta Tamberlich

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Tv: 'Il santone ', Neri Marcor�, Osho a Centocelle - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tv:  'Il santone ', Neri Marcor�, Osho a Centocelle - RIPRODUZIONE RISERVATA
Tv: 'Il santone ', Neri Marcor�, Osho a Centocelle - RIPRODUZIONE RISERVATA

 - "Osho mi ha sempre fatto ridere e riflettere. Qualche anno fa avevo scritto la prefazione del libro di Federico". Neri Marcorè, sbarca in tv con 'Il Santone - #lepiùbellefrasidiOscio' e diventa una serie comedy in dieci puntate da 25 minuti ciascuna prodotta da Stand by me in collaborazione con Rai Fiction e disponibile in esclusiva su RaiPlay dal 25 febbraio. Ispirata al fenomeno social più dirompente, comico e amato degli ultimi anni, creato da Federico Palmaroli e seguito da oltre un milione di follower, prende corpo nei panni di Enzo Baroni, un antennista di Centocelle che scompare improvvisamente. Quando torna, diversi mesi dopo, perfino la moglie Teresa (Carlotta Natoli) fatica a riconoscerlo: indossa un mundu indiano, ha la barba lunga e l'aria di un santone. Nessuno sa dove sia stato né lui lo spiega e forse lo ignora. "Enzo Baroni era un uomo dalle passioni semplici: l'amatriciana, il calcio, il divano e la famiglia, aveva solo un problema: era un buono, uno di cui tutti si approfittavano. Ora che è tornato da chissà dove, però, il mundu che indossa sembra dargli una forza diversa. Enzo rimane un buono. E pian piano scoprirà che tutti vogliono essere come lui".
    "Osho, scritto con la "sc", perché a tutti a Roma lo chiamano Oscio, mi è piaciuto subito: i personaggi interessanti sono quelli che cambiano. Come la moglie, interpretata da Calotta Natoli con la quale ho lavorato in Tutti Pazzi per Amore. Non si capacita all'inizio lui le risponde ho trovato me stesso e lei ma non potevi trovare un altro". L'altro protagonista è il quartiere di Centocelle. "Rappresenta se stesso ma un po' tutte le periferie in cui ci sono difficoltà, quei luoghi dove tutte le classi politiche vanno quando sono in campagna elettorale di cui puntualmente si dimenticano un secondo dopo". Baroni l'antennista non se lo filava nessuno, poi improvvisamente riappare, comincia a pronunciare frasi che tutti ascoltano come perle di saggezza, è sempre calmo, serafico. Rappresenta una guida, qualcosa in cui credere ciecamente una figura simbolica.
    È una satira della società e del suo bisogno di punti di riferimento a qualsiasi costo. La parabola dell'antennista di Centocelle diventato all'improvviso guru grazie al tam tam sui social è anche un'amara riflessione sui lati oscuri della popolarità e sulla potenza della viralità.
    La serie, tra comicità e gag esilaranti, lascia intravedere una satira graffiante della società contemporanea e del suo bisogno di punti di riferimento e miti a qualsiasi costo, per quanto superficiali e volubili. La vicenda infatti attira l'attenzione di Jacqueline (Rossella Brescia), agente televisiva priva di scrupoli che fiuta l'affare e vorrebbe far diventare Enzo una star. "C'è una critica velata al potere della socializzazione e al bisogno della società di miti a qualunque costo", spiega la Brescia io mi sono ispirata a certi agenti cialtroni che purtroppo ho incontrato nella mia vita. Natoli: "Una divertente dall'inizio ma anche faticosa perché la tragedia è più facile della commedia. Io conosco bene la romanità perché sono di Trastevere e non conosco personalmente Federico ma ho amato molto le sue frasi e ci ho riso molto mi hanno tenuto spesso compagnia". Palmaroli, che ha anche collaborato alla sceneggiatura con il team di scrittori, fa notare: "trattandosi di una serie tv abbiamo deciso di riproporre un maestro spirituale calato nella realtà della periferia romana. Lui diventa un punto di riferimento perché c'è molto bisogno di affidarsi a qualcuno. Il dissacrare i temi importanti e le problematiche dei romani mi viene particolarmente bene ed è il filo conduttore della serie, come con le vignette c'è sempre questa verve iconoclasta che mi caratterizza".
    "L'idea era di dare corpo alle frasi di Palmaroli - spiega la regista Laura Muscardin e nella leggerezza l'anima di Roma negli anni Settanta. Mostrare cioè la realtà da un punto di vista divertente, canzonatorio, cercando di rispecchiare il tono delle frasi di Federico, ma puntualizzano delle cose affatto scontate". Marcorè esordirà alla regia con il suo primo film "le riprese per ottobre, spero. In mezzo il film Quando, tratto dal libro di Walter Veltroni". 
   

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