/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sio ai ragazzi, non abbiate paura di fare schifo

Sio ai ragazzi, non abbiate paura di fare schifo

'Ma fatelo prima possibile. Ogni cosa che facciamo è politica'

PESCARA, 01 giugno 2024, 14:55

dell'inviata Cinzia Conti

ANSACheck

Sio a Cartoons on the Bay - RIPRODUZIONE RISERVATA

 "Secondo me l'ispirazione non esiste, uno si mette lì e a un certo punto scriverai o disegnerai qualcosa. Hai paura di fare schifo? Sì, farai anche schifo ma fallo il prima possibile. Poi a mano mano migliorerai e farai bene. Anche io ho fatto schifo e lo faccio tutt'ora, certo non pubblico tutte le cose che faccio. Se avete paura di fare schifo e aspettate, non farete mai niente". E' un messaggio scanzonato come è nel suo stile ma ricco di forza e di speranza quello che Sio, al secolo Simone Albrigi, dà ai ragazzi ma buono per tutti. E lo fa dalla platea di Cartoons on the Bay in corso a Pescara fino al 2 giugno per cui ha realizzato il manifesto Kids.
    Classe 1988, veneto, fumettista con un canale Youtube da più di 2,3 milioni di iscritti e più di mezzo miliardo di view, ha disegnato per Panini, Bonelli, Feltrinelli e anche per le vignette del gelato Cucciolone. E' uno dei soci fondatori della casa editrice Gigaciao, con cui pubblica il mensile di fumetti "Scottecs Gigazine" in edicola ("ha un anno e facciamo circa 20 copie in edicola") e i suoi libri ("Evviva che bello ha superato le 10mila copie e sono tutti longseller"). Ma ha anche fatto un videogioco e sta realizzando una canzone con animazione con lo studio Agouti che durerà ben 7 ore in loop "L'unicottero". "Dura tanto lo so - racconta - ma mi fa ridere fare le cose esagerate.
    Ho già fatto una cosa del genere che si chiama Sette ore di squali".
    Quello di Sio è un linguaggio senza parolacce e volutamente inclusivo e femminista per cui a Cartoons 2024 vince anche il Pulcinella Diversity Award: "Scrivo cose che mi divertono ma che evidentemente divertono anche un pubblico di di varie età.
    Quando incontro le persone arrivano anche famiglie intere, che mi dicono che mi leggono tutti e io ne sono molto contento.
    L'unica che non capisce i miei fumetti - ammette ridendo - è mia sorella, però lei fa il medico ed è troppo diverso...".
    Ma quanto è difficile far ridere in un mondo con due guerre: "La situazione internazionale è drammatica ma lo era per motivi diversi anche prima. La questione israelo-palestinese va avanti dal '66 ed è un casino, sono d'accordo. Ma per me la risata è uno dei meccanismi di sopravvivenza dell'essere umano e quindi mi sembra naturale comunque scherzare anche adesso. Nelle mie strisce ad esempio c'è un vecchio che muore in continuazione, secondo me è anche un modo per parlare della morte anche se non in maniera approfondita".
    Una volta Sio ha detto che fare fumetti è fare politica: "Sì, nel senso che credo che tutto sia politico, anche prendere o non prendere una posizione penso che sia politica. Io ho fatto gli scout e anche quello che mi hanno insegnato i miei genitori è questo: qualsiasi cosa si fa nella vita è una posizione. Per questo faccio riflessioni sul cercare di non distruggere la terra, sul femminismo e anche cose più drammatiche a volte".
    Sio dice di essersi sempre sentito a disagio con gli stereotipi di genere. "Mi hanno sempre fatto male - spiega - e quando ero piccolo non volevo fare a cazzotti con i miei amici ma preferivo parlare dei sentimenti e piangere guardando film. Per questo faccio riflessioni sul patriarcato che fa male a tutte le persone e poi quindi cerco di conseguenza ascoltare anche in generale le persone a partire da quelle non binarie, che non si identificano né come maschio né persona. Lo schwa può essere una delle soluzioni, per parlare a tutt*, a me piace di più come alternativa al maschile sovraesteso. Anche Vera Gheno nell'appena uscito Grammamanti cita degli studi scientifici che comunque dimostrano che il nostro cervello di fronte a un maschile sovraesteso percepisce comunque prima il fatto che è maschile e solo in seguito che si sta parlando di tutte le persone. Mi sembra un'alternativa, con le sue criticità sicuramente, ha dei problemi, non è la soluzione ed è una proposta. Poi nessuno impone niente a nessuno".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza