Dell'intero sistema difensivo,
costituito da 23 fortezze sulle due sponde dello Stretto, otto
di esse sono state restaurate a Messina e restituite alla
collettività. Tra queste, Forte Cavalli (gestito
dall'Associazione onlus Comunità Zancle-info:www.fortecavalli.it
sede del "Museo Storico della Fortificazione Permanente dello
Stretto di Messina", che documenta la storia delle fortezze e
della difesa dello Stretto nell'arco temporale 1860-1943. Forte
S. Jachiddu (gestito dalla Amici del Fortino - info:
www.fortesanjachiddu.it), sede del Parco Ecologico e di
importanti progetti e corsi di formazione ambientale. Forte
Ogliastri (gestito dal Comune di Messina), dotato di Parco
Urbano e spazi espositivi e culturali. Forte Puntal Ferraro
(gestito dall'Azienda Foreste Demaniali), incastonato nel verde
delle colline peloritane, sede del Parco dei Daini. Forte
Petrazza (gestito dal Consorzio Sol.E.), sede del Parco Sociale,
con possibilità di foresteria e ristorazione. Forte dei Centri
(gestito dalla Cooperativa La Zagara), sede di una
caratteristica Enoteca; Forte Serra la Croce e Forte Campone
(gestiti dalla Cooperativa Sociale Servire 95) che offrono
ospitalità e spazi per campeggi scout ed escursioni con
fuoristrada.
"I Forti - spiega l'assessore comunale al turismo Guido
Signorino - cingono la città e segnano un ideale confine di
avvio verso i monti Peloritani, che offrono un ricchezza
botanica e naturalistica eccezionale. Per questo, assieme
all'associazione Camminare i Peloritani e all' Arcidiocesi di
Messina, abbiamo organizzato a partire dal 9 Dicembre anche una
proposta di percorsi in trekking sui colli".
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