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La rivoluzione nell'arte del Cantico delle Creature

La rivoluzione nell'arte del Cantico delle Creature

Alla Galleria Nazionale di Perugia 'Fratello Sole, Sorella Luna'

PERUGIA, 14 marzo 2025, 16:27

Redazione ANSA

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Sono già oltre 5.000 le persone che hanno prenotato la visita. Numeri che fin dalla vigilia sono sorprendenti, per un evento espositivo che inizia subito a far parlare di sé: apre sabato 15 marzo al pubblico la mostra, inserita nel calendario ufficiale del Giubileo 2025, che celebra la rivoluzione nell'arte prodotta dal Cantico delle Creature di San Francesco d'Assisi.
    Fino al 15 giugno la Galleria Nazionale dell'Umbria a Perugia ospita Fratello Sole, Sorella Luna. La Natura nell'Arte, tra Beato Angelico, Leonardo e Corot, in occasione dell'ottavo centenario dalla composizione di quello che è considerato tra i primi testi poetici in lingua volgare, ma anche manifestazione di un rapporto rinnovato con la natura. Prestiti eccezionali dal Louvre, dal Rijksmuseum, dal Mauritshuis, dai Musei Vaticani e dai principali musei italiani, in un percorso di oltre 80 capolavori tra XIII e XIX secolo, e che confermano lo spazio perugino come "un museo di livello internazionale". Lo ha ricordato durante la visita di anteprima riservata alla stampa il direttore dei Musei nazionali di Perugia - Direzione regionale Musei nazionali Umbria, Costantino D'Orazio, che cura l'esposizione insieme alle storiche dell'arte responsabili delle collezioni della Galleria Nazionale Veruska Picchiarelli e Carla Scagliosi. La mostra presenta dipinti, disegni, incisioni, sculture e volumi a stampa di alcuni tra gli artisti più celebri della storia dell'arte italiana ed europea, quali Pisanello, Michelino da Besozzo, Paolo Uccello, Jan van Eyck, Beato Angelico, Piero della Francesca, Leonardo da Vinci, Leon Battista Alberti, Albrecht Dürer, Lorenzo Lotto, Dosso Dossi, Giambologna, Jan Brueghel il Vecchio, Domenichino, Annibale Carracci, Nicolas Poussin, Salvator Rosa, Giambattista Piranesi, Jean-Baptiste Camille Corot e molti altri. L'intento, come è stato spiegato nel corso della presentazione, è quello di dare conto in maniera approfondita e suggestiva delle diverse sfumature con le quali il Creato è stato osservato dalla sensibilità umana e reinterpretato nella visione artistica.
    Di percorso "variegato e ritmato da capolavori assoluti" ha parlato D'Orazio: "Abbiamo voluto puntare in alto per raccontare al grande pubblico quanto è stato fondamentale il contributo di grandi autori. Dal '300 quindi, e andando avanti per cinque secoli, parte l'analisi di come cambia il nostro rapporto con la natura, la sua rappresentazione e lo sguardo degli uomini su animali, piante, mare, astri. Mostra che ha l'ambizione di ricostruire in modo essenziale, attraverso le opere che hanno costituito un punto di svolta, un percorso che arriva fino all'800". La rassegna gode del patrocinio del Dicastero per l'Evangelizzazione della Santa Sede, del patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia e ha ottenuto il sostegno del Comitato per le celebrazioni dell'ottavo centenario della morte di san Francesco d'Assisi, oltre che il contributo della Fondazione Perugia. E proprio per il presidente del Comitato, Davide Rondoni, questa è "una mostra sul paradosso della Natura". "Francesco con il Cantico ha trovato per primo il modo di abitare questo paradosso, non proprio tranquillizzante - ha affermato Rondoni - perché sa che la natura non si può dominare, non è né buona né cattiva, tutto dipende da come la si vede. Ti dà la vita ma in un attimo te la può togliere". Cinque sono le sezioni della mostra (Natura madre, Natura impossibile, Natura come spazio dell'uomo, Natura mirabile, Natura incombente) con in più anche una sala immersiva che inaugura in occasione di questa mostra per diventare poi permanente. L'esposizione è accompagnata da un catalogo, edito da Moebius (Milano), che si apre anche, tra gli altri, con un testo introduttivo del ministro della Cultura Alessandro Giuli.
   
   

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