/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Giuseppe Battiston, la mia fiaba girata in Friuli

Giuseppe Battiston, la mia fiaba girata in Friuli

Esordio alla regia con Io vivo altrove! ispirato a Flaubert

ROMA, 11 gennaio 2023, 20:16

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

IO VIVO ALTROVE!, esordio alla regia di Giuseppe Battiston e dal 19 gennaio in sala distribuito da Adler Enterteinment, non nasconde l'anima letteraria di riferimento. Ovvero il fatto che sia liberamente ispirato a BOUVARD E PÉCUCHET romanzo incompiuto di Gustave Flaubert con la sua storia di inettitudine e poesia. Protagonisti del libro appunto, Bouvard e Pécuchet, che si incontrano a Parigi scoprendo che non solo svolgono lo stesso lavoro di copisti, ma hanno anche gli stessi interessi. Un'eredità improvvisa consente loro di cambiare vita e andare in campagna sperando di vivere di agricoltura, ma nulla gli va bene. Anzi un destino nero incombe sui due uomini. Qualsiasi cosa facciano va male. Lo stesso accade, ma nella contemporaneità, a Fausto Biasutti (Battiston) e Fausto Perbellini (Rolando Ravello), uniti non solo dallo stesso nome, ma anche dal fatto di essere entrambi tanto sfigati quanto ingenui e di odiare la vita nella grande città. Il primo è un grigio funzionario di biblioteca (sta al prestito), è vedovo e vive ancora con la madre, mentre il secondo è un addetto alla lettura del gas appassionato di fotografia. Quando Biasutti eredita la vecchia casa della nonna a Valvana, sulle colline del nord est, il loro sogno può finalmente diventare realtà. Entrambi prendono così il coraggio di mollare tutto. Va detto che in loro, almeno inizialmente, l'entusiasmo è ai massimi livelli, ma l'impatto con la vecchia casa e i primi passi nel voler diventare contadini non sono proprio tra i più felici. E così, non a caso, conquistano subito l'appellativo di 'mona' da parte dei poco accoglienti paesani. E che ci sia tanta letteratura e background culturale in questo esordio alla regia di Giuseppe Battiston, attore teatrale abituato ai classici, emerge anche solo da un particolare: il fatto che Biasutti e Perbellini, pur condividendo da tempo casa e disastri, continuino a darsi del Lei ottocentesco. "Una sorta di fiaba girata in Friuli", così l'attore sintetizza questo suo esordio che fa pensare tanto ad alcuni racconti di Kafka e Musil e alla bellezza involontaria dei puri. Il film, con nel cast Teco Celio, Diane Fleri, Ariella Reggio e Alfonso Santagata è una produzione Rosamont con RAI CINEMA e Staragara in collaborazione con Minimum Fax Media e Tucker Film.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza