"Storie intime e corali e film che hanno l'urgenza di dire cose giuste e, soprattutto, di sapere come dirle". Così stamani, da remoto, Beatrice Fiorentino, delegata generale della Settimana Internazionale della Critica (SIC) ha presentato la 38/ma edizione (30 agosto - 9 settembre), sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell'ambito della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. Per l'Italia un unico film: About Last Year, opera prima di Dunja Lavecchia, Beatrice Surano e Morena Terranova. Ci troviamo nella periferia di Torino. Qui le ventenni Celeste, Giorgia e Letizia, tra amicizia, traguardi e la frequentazione delle ballroom, cercano di scrivere il loro futuro.
Nelle ballroom, fenomeno nato a New York dalla voglia di riscatto della comunità LGBT latina e afroamericana, le tre ragazze trovano uno spazio sicuro in cui possono essere padrone del proprio corpo senza essere soggette a giudizi, pregiudizi o provocazioni. Qui, al ritmo delle performance e del ballo, diventano davvero sorelle.
Da segnalare poi, sempre in concorso ma per la Germania, Life is not a competition di Julia Fuhr Mann, che mostra un collettivo di atleti queer entrare nello Stadio Olimpico di Atene con l'intenzione di onorare coloro che sono sempre stati esclusi dal podio dei vincitori. Qui incontreranno, tra gli altri, Annet Negesa, un'atleta degli 800 metri che è stata esortata dalle federazione sportive internazionali a sottoporsi a chirurgia ormonale.
Da non perdere poi Malqueridas di Tana Gilbert, documentario targato Cile/Germania che ricostruisce le storie di alcune detenute cilene attraverso le immagini che loro stesse hanno girato con i cellulari vietati dentro la prigione.
Ma tra gli eventi di questa edizione ci sarà anche Incontro di notte, prima regia in assoluto di Liliana Cavani (che quest'anno riceve il Leone alla carriera). Si tratta di un corto di soli dieci minuti, risalente al 1959-61 e digitalizzato dal CSC.
Questi poi gli altri film in concorso: Hoard di Luna Carmoon (Regno Unito); Love is a Gun di Lee Hong-Chi (Hong Kong, Taiwan); Sky Peals di Moin Hussain (Regno Unito) e The Vourdalak di Adrien Beau (Francia).
Tra i corti di questa 38/ma edizione da sottolineare, per la produzione, De l'amour perdu di Lorenzo Quagliozzi prodotto da Simone Gattoni (Kavac Films) e Paolo Sorrentino/Daniela D'Antonio (Numero 10). Di scena la storia di una giovane monaca divisa tra Dio e l'Amore nella Francia occupata dai nazisti.
E ancora, sempre tra i film brevi, troviamo We Should All Be Futurists, ovvero l'inaspettata scoperta dei sex-toys nel primo 900, tutto realizzato da Angela Torelli con spezzoni di film dell'epoca del muto.
Proiezione speciale poi di Passione critica di Simone Isola, Franco Montini e Patrizia Pistagnesi, un documentario che studia il rapporto tra critica e autori nella storia del cinema italiano in relazione con il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, sin dal suo atto di fondazione nel 1971.
Infine, film di chiusura fuori concorso, Vermin di Sébastien Vaniček (Francia, Marocco) opera altamente politica e metaforica.
A seguito di un'invasione di ragni velenosi, gli abitanti di una palazzina di periferia, delle banlieu parigine, dovranno imparare a lottare per la propria sopravvivenza.
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