(di Mauretta Capuano)
Ex ufficiale dell'esercito algerino,
grande scrittore con lo pseudonimo Yasmina Khadra, che è il nome
della moglie, Mohamed Moulessehoul, non approva la violenza
perché l'ha conosciuta e non ama la guerra perché la h'fatta "ed
è un fallimento" dice. Nel suo nuovo libro 'I Virtuosi'
(Sellerio) ci porta nell'Algeria dell'inizio del ventesimo
secolo, dominata dalla colonizzazione, dove un ragazzo
poverissimo, Yacine, sceglie la via del coraggio. "Il giovane
protagonista in realtà è mia madre che non ha mai fatto del male
a nessuno, eppure aveva vissuto sulla sua pelle tante
ingiustizie" racconta all'ANSA Khadra in Italia per Libri Come,
la festa del libro e della lettura che si conclude oggi, 23
marzo.
A sua madre "che non sapeva né leggere né scrivere" è
dedicato 'I Virtuosi' e al coraggio "che non esiste più".
"Convinzioni e ideali sono spariti, conta solo la carriera. Oggi
si va in tv non per difendere un'idea, ma la propria immagine"
con tutte le conseguenze che ne derivano. "Le guerre si possono
evitare. I popoli devono risvegliarsi, assumersi le loro
responsabilità. Chi ha la possibilità di prendere decisioni
politiche deve essere rimesso al proprio posto. Tutti i popoli
aspirano a vivere nella pace e tranquillità, non i politici che
sono capaci di tutto per raggiungere il loro fine che non sempre
è quello del popolo" dice lo scrittore, 70 anni, che vive a
Orano per la maggior parte del tempo e qualche mese a Parigi.
Trump, Putin, Netanyahu "si sentono al di sopra della legge. Mi
ricordano l'Ubu re di Alfred Jarry, sono i tre cavalieri
dell'Apocalisse" afferma Khadra. "Quello che sta accadendo in
Ucraina dimostra che il mondo può essere devastato per un
nonnulla. Quello che sta accadendo a Gaza mostra che la
coscienza è morta. Come si può assistere in diretta a un
genocidio senza avere il diritto di indignarsi?" afferma. "Il
mondo non è mai stato perfetto. Abbiamo inventato l'elettrictà,
l'acqua corrente ma in realtà non c'è stata nessuna evoluzione
positiva dell'umanità".
Pieno di umanità, 'I Virtuosi' va nella direzione opposta a
quella in cui cammina velocissimamente il nostro mondo. "Tutto
dipende da noi. È l'uomo che sceglie il suo destino. Se decide
di sottomettersi all'intelligenza artificiale sarà così, ma
questo vorrà dire che l'uomo perderà definitivamente la propria
anima. I virtuosi sono le persone che preservano la loro parte
di umanità anche nei momenti più difficili" sottolinea.
"L'Algeria è cambiata. Oggi siamo un popolo libero. Siamo
riusciti a sopravvivere al giogo del colonialismo. Ma quando,
nel 1830, è stata aggredita dalla Francia, aveva più scuole dei
francesi. La ragione per cui è stata attaccata è che la Francia
non voleva restituire i debiti che aveva contratto. L'Algeria
aveva finanziato le guerre della Francia in Europa e le
spedizioni in Egitto", sottolinea.
Anche questa volta Khadra, l'autore di libri come
L'attentato, Le rondini di Kabul, ci stupisce dando corpo e voce
alla storia di sua madre nel giovane Yacine. Perché questa
scelta? "Perché la donna è l'essenza di tutto, ma l'uomo questa
cosa ancora non la ha capita. Se avessimo un briciolo di onestà
intellettuale dovremmo riconoscere la superiorità delle donne
sull'uomo". E lei perché ha scelto questo pseudonimo? "Mi ha
protetto, altrimenti oggi non sarei qui a fare questa
intervista, sarei morto e sepolto da trent'anni".
Cosa pensa del riarmo? "Non è per nulla necessario, è un modo
per impoverire ulteriormente il cittadino. L'Europa ha gli
strumenti e l'intelligenza per imporre la pace. Non bisogna
seguire i leader che vogliono scrivere la propria leggenda
usando il sangue degli altri. Bisogna seguire i poeti che
vogliono scrivere la leggenda dei popoli con l'inchiostro del
proprio talento. Io ci credo, bisogna farlo e smettere di
ascoltare i capi di Stato".
La letteratura può aiutarci? "Ha l'importanza che le diamo.
Un tempo era sostenuta da persone di coscienza, che apprezzavano
il talento, la creatività e l'intelligenza. Oggi non è più cosi,
è sostenuta da persone che amano le polemiche e il
chiacchiericcio. Si premiano scrittori malefici e si distruggono
scrittori magnifici. È come se adesso si volesse fare in modo
che le persone diventino una mandria di animali condotti al
mattatoio con il loro consenso" dice senza mezzi termini lo
scrittore.
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