L'ultimo, breve e malinconico romanzo
di Mario Vargas Llosa uscirà in autunno nei Supercoralli Einaudi
nella traduzione di Federica Niola. È I Venti, un racconto sulla
solitudine e sul mondo che verrà con protagonista un uomo ormai
vecchio, perso tra le strade di una Madrid surreale, che vaga
disperatamente alla ricerca della sua casa, mentre i "venti
inopportuni" prodotti dal suo corpo non gli danno tregua. Tra le
strade che lo intrappolano in un torpore invincibile, tra
confusione onirica e vera disperazione, l'anziano rivanga i
ricordi di un mondo e di una vita scomparsi, sperando che in
qualche modo il suo indirizzo riemerga, e nel frattempo riflette
sulla sua città quasi priva di musei, librerie e cinema, dove i
luoghi di cultura e di incontro sono ormai virtuali.
Il Premio Nobel 2010 per la Letteratura, morto oggi, esplora
il senso di alienazione di chi vive in un'epoca che non
riconosce più, il conflitto tra passato e presente, tra
progresso e tradizione. Qui i venti sono il simbolo della
decadenza fisica, ma anche delle idee, vecchie, superate, da
buttar via secondo la percezione di chi viene dopo. Eppure,
anche se il passato viene demonizzato e ignorato, è uno dei
pochi strumenti che consente di valutare il presente e allo
stesso tempo di cambiare il futuro.
Einaudi ha in corso di pubblicazione l'intera opera di Vargas
Llosa.
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