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Benini: 'Il Salone del libro dà la parola a tutti, la cultura non è né di destra né di sinistra'

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Benini: 'Il Salone del libro dà la parola a tutti, la cultura non è né di destra né di sinistra'

Al Lingotto di Torino al via la 37ma edizione con 1.225 marchi editoriali e 980 stand

TORINO, 14 maggio 2025, 21:30

Amalia Angotti

ANSACheck
XXXVII Salone internazionale del libro a Torino 2025, tour anteprima - RIPRODUZIONE RISERVATA

XXXVII Salone internazionale del libro a Torino 2025, tour anteprima - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Salone del libro è un luogo di incontro tra editori, scrittori e lettori, in cui tutti hanno diritto di parola perché "la cultura non è di destra né di sinistra".

Alla vigilia della trentasettesima edizione Annalena Benini, al suo secondo anno da direttrice, è serena e rilassata.
    Non teme le polemiche che, d'altra parte, almeno per ora non hanno fatto capolino. Nel programma che ha messo a punto trovano spazio come sempre letterati e intellettuali di ogni orientamento, non ci sono steccati o barriere, neppure quelle legate ai tanti conflitti in corso.
    Al Lingotto, dove domani 15 maggio ci sarà il taglio del nastro alla presenza del ministro della Cultura Alessandro Giuli, fervono i preparativi. Lo sguardo di Annalena Benini è al meteo, che "per fortuna promette bello, addirittura caldo", meno ai numeri dopo il successo del 2024 quando i visitatori hanno raggiunto la quota da record di 222.000. "

Non ci preoccupano, non inseguire i numeri ci rende più sereni e anche più attenti a quello che facciamo. Naturalmente siamo ottimisti. Ci sono bellissimi segnali di attenzione verso il Salone" sottolinea la direttrice. Al suo fianco ci sono Silvio Viale, presidente dell'Associazione Torino la Città del Libro, e Piero Crocenzi, amministratore delegato della società Salone Libro, che illustrano le novità della nuova edizione con 1.225 marchi editoriali in 980 stand, e l'attenzione meticolosa agli spazi e ai servizi "per rendere più semplice la vita a espositori, editori, ma anche ai visitatori, per dare un'esperienza piacevole e accogliente".
    "La cultura è fatta di parole e le parole sono preziose, leggere, precise, cercano di raccontare un presente in movimento e noi a tutto questo diamo spazio. Diamo soprattutto spazio all'incontro anche tra punti di vista diversi" spiega Annalena Benini. "Sarà una festa, la festa dell'incontro, la festa delle parole e della lettura. Abbiamo cercato di accontentare tutti, ci sono molte novità, un programma di grande qualità e di attenzione all'innovazione offerta dai piccoli editori e ai loro sforzi. Li premieremo con il Premio Ernesto Ferrero Fondazione Crt che abbiamo istituito quest'anno. Ci sarà tanta musica che s'intreccia alle parole, sul palco esterno e nelle sale, e tanto spazio come sempre ai ragazzi e ai bambini anche grazie alla nuova sezione Crescere". Tra gli appuntamenti Annalena Benini ci tiene a ricordare la lezione inaugurale della scrittrice e drammaturga francese Jasmina Reza, il ritorno dopo 40 anni di Scott Turow con Presunto colpevole, il dialogo tra il cardinale Zuppi e Ligabue, Emmanuel Carrere che racconta Philip Roth, Valerie Perrin. C'è poi l'incontro in cui la stessa Benini presenterà Caroline Darian, la figlia di Gisele Pelicot, che ha scelto un processo pubblico per raccontare la violenza subita dal marito e da decine di altri uomini "mi sembra un atto di grande coraggio da parte della figlia, racconterà la tempesta nella quale si sono trovate e di come siano riuscite a spostare il lato della vergogna". "Siamo onorati che tutti i grandi scrittori e scrittrici abbiano questo grande desiderio e disponibilità verso il Salone". 
   

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