Si è chiusa a Pesaro con la Petite
messe solennelle la 39/a edizione del Rossini Opera Festival. Il
botteghino ha fatto registrare 18.300 presenze e un incasso di
1.392.000 euro: sono i dati più alti della storia del Festival.
La percentuale di spettatori stranieri si è attestata al 67% con
45 nazioni 'rappresentate' e novità quali Bahrein, Guadalupa e
Macedonia. Ai primi posti Francia, Germania, Regno Unito,
Giappone, Stati Uniti, Austria, Svizzera, Belgio, Spagna e
Russia. Servizi sul Rof sono stati realizzati da testate
proveniente da 25 Paesi del mondo tra cui Argentina, Giappone,
Messico, Perù, Russia, Stati Uniti, Sud Africa e Venezuela. Sono
state trasmesse in diretta Rai le prime delle tre opere
principali in cartellone e la Petite messe solennelle. Il 40/o
Rossini Opera Festival (8-20 agosto 2019) proporrà due nuove
produzioni: Semiramide (direttore Michele Mariotti e regista
Graham Vick) e L'equivoco stravagante (direttore Carlo Rizzi,
registi Moshe Leiser e Patrice Caurier). In cartellone il
prossimo anno anche la ripresa di Demetrio e Polibio, messa in
scena nel 2010 a Pesaro da Davide Livermore, diretta da Paolo
Arrivabeni, e un Gala finale a celebrazione della 40esima
edizione del Rof.
Quest'anno al Rossini Opera Festival a Pesaro erano presenti,
accanto ai grandi nomi della critica internazionale, i
rappresentanti di alcuni tra i più importanti teatri e
istituzioni musicali: Metropolitan Opera di New York, Deutsche
Oper di Berlino, Semperoper di Dresda, Aalto-Musiktheater di
Essen, Festival Rossini in Wildbad, Palau de les arts di
Valencia, Opera di Tenerife, Royal Opera House di Muscat,
Wexford Opera Festival, De Nationale Opera di Amsterdam, Teatro
Nacional São Carlos di Lisbona, Opera di Basilea, Maggio
Musicale Fiorentino, Festival Verdi di Parma, Teatro Regio di
Torino, Teatro Comunale di Bologna, Festival Valle d'Itria.
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