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Miriam Leone, mi piace rischiare per crescere

Miriam Leone, mi piace rischiare per crescere

Co-conduttrice a Sanremo: "I ruoli non definiscono le donne"

SANREMO, 13 febbraio 2025, 19:52

Redazione ANSA

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(dell'inviata Giorgiana Cristalli) "Non vi nascondo l'emozione di essere qui al teatro Ariston, che è il tempio del Festival, dell'italianità, del nostro cuore, della nostra pancia. Sono in bilico tra l'emozione e la voglia di divertirmi. Sono fan di Sanremo fin da bambina": lo dice Miriam Leone che stavolta ha detto sì alla co-conduzione della terza serata della kermesse.
    "Quando Carlo Conti mi ha chiamata ho risposto subito sì, senza pensarci. Ma dieci anni fa gli dissi di no. Era il 2015 e stavo girando Non uccidere a Torino. Stavolta non potevo nuovamente rifiutare", racconta Miriam. Nessun rimpianto in questi anni "perché - spiega - stavo facendo altre cose molto importanti per la mia carriera di attrice con molti ruoli diversi, tante vite, tante cose. E' un altro tassello che andava bene mettere adesso", aggiunge.
    Miss Italia nel 2008, ex conduttrice televisiva, oggi apprezzata attrice, è mamma di Orlando da poco più di un anno.
    "I ruoli non definiscono le donne" risponde a chi le chiede se senta più nelle sue corde l'impegno di Oriana Fallaci, che interpreta nella fiction sulla vita della giornalista, o la leggerezza della musica, con la co-conduzione del Festival di Sanremo che la vede al fianco di Carlo Conti con Elettra Lamborghini e Katia Follesa. "Una donna non è solo una cosa o l'altra. Nel ruolo di Oriana esploriamo la sua tenacia, il suo coraggio e la sua fragilità soprattutto agli inizi della carriera, al festival sono in veste gioiosa e avrò l'abito delle feste. Sono ruoli diversi, diverse parti di una donna. Ma anche di un uomo", aggiunge raccontando il ruolo da protagonista che la vedrà nei panni della giornalista e scrittrice nella fiction 'Miss Fallaci' in onda su Rai1 da martedì 18 febbraio in quattro serate. "Era dotata di una personalità unica e irripetibile. Ho sperimentato la caparbietà di una donna che per ottenere qualcosa ci mette più tempo di un uomo".
    Non rinnega Miss Italia, anzi Miriam Leone, unica reginetta dai capelli rossi del concorso, si dice "molto grata" a quel trampolino. "Io ho vinto nel 2008, non c'erano i social, le possibilità per una ragazza che volesse fare cinema, tv o farsi notare erano minori. Oggi l'impatto di uno spettacolo come quello non è più così attuale. Penso che il concorso sconti quello" dice rispondendo a una domanda sul documentario Netflix, in arrivo il 26 febbraio, Miss Italia non deve morire. Tornando al Festival, aggiunge: "Secondo me, come dice Antonella Clerici, arriveranno anche le direttrici artistiche a Sanremo. Sono fiduciosa", dice Miriam Leone, che subito dopo l'incoronazione ha condotto alcune trasmissioni in Rai. L'attrice è un fiume in piena: "Mi piace confrontarmi con un registro brillante, drammatico, mettermi alla prova su più palchi e set, perché sono fatta così, mi piace rischiare per cercare di crescere, maturare artisticamente e come persona". Del resto il mestiere dell'attore "ti porta a vivere la tua umanità inevitabilmente".
    Prima di arrivare a Sanremo i sentimenti sono stati altalenanti. "Ho passato grandi momenti spensierati e altri di ansietta", rivela. Scendere la scalinata rappresenta un sogno o un incubo? "Dovrò stare attenta. Vedrò quando arriverò sul palco. Rappresenta il grande varietà di una volta che mi piace molto, evoca le dive come Wanda Osiris. Il casinò, l'Ariston, la magia delle sciantose, mi piace pensarla così, anche con ironia".
   

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