Il mercato delle energie rinnovabili
in Italia rallenta nel primo trimestre del 2025, segnando una
flessione del 14% rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente. A pesare maggiormente è il calo del fotovoltaico,
che registra una decrescita del 19%, l'eolico cresce del 48%
rispetto al primo trimestre del 2024. Restano, invece,
sostanzialmente stabili i mercati dell'idroelettrico e delle
bioenergie, due settori che, secondo le previsioni del Pniec,
sono destinati a una progressiva riduzione della capacità
installata nei prossimi anni.
E' quanto emerge dall'Osservatorio Fer realizzato da Anie
Rinnovabili, associazione di Anie Federazione, sulla base dei
dati Terna.
Netta la riduzione delle installazioni nel residenziale
(-39%) e nel C&I (-30%). In controtendenza i grandi impianti che
continuano a crescere: in aumento del 4% quelli tra 1 e 10 Mw;
mentre quelli oltre i 10 Mw registrano un incremento del 28%.
Nel primo trimestre del 2025 la produzione di energia da
fonti rinnovabili è stata pari a 25,836 Twh, registrando un calo
dell'8,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Nel dettaglio, nel primo trimestre 2025 sono stati installati
complessivamente 1.405 Mw di nuova potenza da fonti rinnovabili,
così ripartiti: 1.244 Mw da fotovoltaico, 152 Mw da eolico, 5 Mw
da idroelettrico e 3 Mw di bioenergie.
Al 31 marzo 2025 il totale di impianti rinnovabili installati
in Italia è di 78,05 Gw, distribuiti su 1.948.673 impianti.
Se la tendenza attuale dovesse mantenersi anche nei prossimi
trimestri, afferma Anie rinnovabili, l'Italia potrebbe
aggiungere ulteriori 6 Gw installati nel corso del 2025,
traguardando gli obiettivi del Dm Aree Idonee di circa 23 Gw tra
gennaio 2021 e dicembre 2025. Resta comunque distante il
traguardo di 10 Gw l'anno necessari per raggiungere gli
obiettivi del Pniec al 2030.
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