A poco più di un anno dalla
conclusione del Pnrr, l'Osservatorio di Confindustria Piemonte
e Unioncamere Piemonte su 67 infrastrutture del Nord Ovest
registra progressi per le opere finanziate, ma 27 infrastrutture
sono ancora in ritardo (5 in grave ritardo). Rallentano il Terzo
Valico e restano in stallo i progetti per migliorare i
collegamenti con Malpensa. Bene l'A33 Asti-Cuneo, il Tenda e il
Frejus. Il valore complessivo dei cantieri da completare entro
il 2033 è pari a 27,4 miliardi, di cui 2,5 miliardi quest'anno
con 11 opere attese e 1,1 miliardi entro il 2026 con 16 opere.
"Le multinazionali, così come i grandi gruppi nazionali,
scelgono il Piemonte anche in virtù della posizione geografica,
è un asset su cui dobbiamo continuare a lavorare, imprese e
pubblica amministrazione, per arrivare a progettazioni che
raccolgano le esigenze delle tante filiere che compongono il
tessuto economico del Piemonte e del Nord Ovest" commenta Andrea
Amalberto, presidente di Confindustria Piemonte. "A poco più di
un anno dalla conclusione del Pnrr, è motivo di soddisfazione
constatare che 11 delle 67 opere monitorate sono in fase di
completamento o registreranno progressi significativi nel 2025.
L'apertura della seconda canna del Frejus e il ripristino della
storica linea Torino-Lione rappresentano traguardi importanti.
Tuttavia, non possiamo ignorare le criticità. Serve un'attenta
valutazione delle cause e l'adozione di misure correttive
efficaci" commenta Gian Paolo Coscia, presidente Unioncamere
Piemonte.
Tra11 opere che nel 2025 dovrebbero registrare passi avanti
significativi o essere completate, spiccano: apertura al
traffico della seconda canna autostradale del Frejus, forse già
a luglio; ritorno all'operatività dal primo aprile della linea
ferroviaria storica Torino-Lione chiusa da agosto 2023 per una
frana in Francia; sulla A33 Asti-Cuneo entro fine anno sarà
completata la tratta Verduno-Cherasco; a giugno in funzione la
nuova canna del tunnel del Colle di Tenda.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA