"L'accordo di libero scambio tra
Unione Europea e India è una priorità strategica per il nostro
sistema industriale. Creerebbe un mercato da oltre 2 miliardi di
consumatori, pari a più del 20% del PIL globale, e potrebbe
generare benefici concreti in termini di crescita economica,
investimenti, occupazione. Le proiezioni stimano impatti
positivi in termini di export e di collaborazioni di lungo
periodo. È fondamentale che i negoziati arrivino rapidamente a
conclusione, anche per lavorare alla progressiva riduzione di
ostacoli oggi penalizzanti per le nostre imprese, come le
barriere al commercio e le misure non tariffarie". Lo ha
dichiarato Barbara Cimmino, vicepresidente per l'Export e
l'Attrazione degli Investimenti di Confindustria, intervenendo a
New Delhi al Forum Imprenditoriale Scientifico e Tecnologico
Italia-India, organizzato da Farnesina e Ice Agenzia con il
supporto di Confindustria.
Oltre 200 delegati, di cui 145 tra aziende italiane,
università, centri di ricerca e start-up, hanno preso parte
all'iniziativa che si concentra su settori chiave come industria
4.0, infrastrutture, trasporti, transizione energetica,
tecnologie avanzate e aerospazio. Previsti nel pomeriggio oltre
350 incontri b2b tra aziende italiane e indiane. "Allo stesso
tempo - ha continuato Cimmino -, dobbiamo investire su
collaborazioni industriali stabili e integrate, puntando su
filiere comuni, trasferimento di competenze e innovazione. In
questo contesto, le collaborazioni con le università rivestono
un ruolo cruciale: sono un ponte tra ricerca e impresa,
fondamentali per alimentare l'innovazione, formare competenze
avanzate e sostenere la competitività del nostro sistema
industriale. Le nostre aziende in India, già fortemente
radicate, possono fare da traino per un salto di qualità nelle
relazioni economiche bilaterali. Questa missione è solo l'inizio
di un percorso strutturato che intendiamo consolidare nei
prossimi mesi con azioni mirate di follow-up concrete e
settoriali".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA