"La proposta di Piciocchi va oltre
il medioevo. È peggio del patriarcato. È una visione distopica
della società: la destra vuole forse relegare le donne a casa?
Noi non abbiamo bisogno della paghetta per avere figli e
crescerli e lo dico da mamma di quattro figlie". Così, Tiziana
Beghin, già capodelegazione a Bruxelles e futura candidata del
M5S alle Comunali di Genova.
"Le donne hanno bisogno di welfare e norme che permettano di
godere sia della maternità, sia della possibilità di lavorare e
trarne soddisfazione, facendo carriera se lo desiderano -
prosegue -. Le due sfere possono e devono andare di pari passo,
ma affinché avvenga serve un amministratore che conosca
veramente le esigenze delle famiglie. Il voucher partorito dalla
fantasia maschilista del facente funzione è inoltre una
colossale fregatura: tenendo le mamme a casa, a che cosa servono
gli asili nido e un sistema di trasporti efficienti che permetta
a mamme e papà di raggiungere le scuole dal luogo di lavoro in
tempi decenti senza dover ricorrere a baby-sitter e nonni, per
chi ha la fortuna di averli? In pratica l'amministratore ha una
scusa per lavarsene le mani. Il facente funzione si tenga pure
la sua mancetta".
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