Il Cnr italiano e Xjenza
Malta, le principale agenzie per l'innovazione dei due paesi al
centro del Mediterraneo, hanno firmato un accordo di partnership
strategica per la ricerca scientifica per affrontare le sfide
comuni, a partire dalla transizione energetica e dall'impatto
del cambiamento climatico sul mare chi si sta tropicalizzando.
Il Memorandum of Understanding formale tra le due istituzioni
è stato formalizzato alla Valletta, alla presenza
dell'ambasciatore italiano a Malta, Fabrizio Romano, e del
ministro maltese per l'istruzione e la ricerca, Clyfton Grima,
tra il Ceo di Xjenza Malta (l'agenzia nazionale per la ricerca,
l'innovazione e lo spazio) Silvio Scerri e la presidente del
Consiglio nazionale delle ricerche Maria Chiara Carrozza.
L'accordo, secondo una nota di Xjenza Malta, "è un passo
pionieristico nel consolidare l'impegno" tra le due istituzioni,
la cui collaborazione "non solo approfondisce i legami storici
tra Malta e Italia, ma sottolinea anche una visione condivisa
per affrontare alcune delle sfide sociali più urgenti che il
Mediterraneo e l'Europa in generale devono affrontare".
La partnership "aiuterà a collegare Malta e l'Italia con la
più ampia comunità scientifica europea, creando una potente
coalizione che si allinea perfettamente alle politiche di R&I
dell'Ue e alle priorità di programmazione di Horizon Europe, il
programma quadro dell'Ue per la ricerca e l'innovazione".
Il MoU aprirà la strada a meccanismi di finanziamento
congiunti, scambi di ricercatori e progetti transfrontalieri che
abbracciano campi tra cui scienze marine, conservazione del
patrimonio culturale, salute e i settori in rapida crescita
della tecnologia verde, intelligenza artificiale e adattamento
climatico.
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