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Notai, 'protezione per futura incapacità in Paese che invecchia'

Notai, 'protezione per futura incapacità in Paese che invecchia'

Evento oggi a Milano; sistema c'è in Francia, Spagna e Germania

ROMA, 09 aprile 2025, 14:29

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Uno strumento giuridico di prevenzione in grado di rispondere alle esigenze di una società che invecchia sempre di più e che mette al centro la tutela personale e patrimoniale, permettendo all'individuo di anticipare decisioni fondamentali per la propria vita e la gestione dei propri beni": è il mandato di protezione per futura incapacità, di cui si è discusso oggi a Milano in occasione del convegno organizzato dal Consiglio notarile meneghino e dal Comitato regionale notarile lombardo con il patrocinio e la collaborazione del Consiglio nazionale del Notariato. La misura di protezione, recita una nota dei professionisti, "è già diffusamente applicata in altri Stati europei come Francia, Spagna e Germania e andrebbe ad integrare il nostro ordinamento che finora non ha ratificato la Convenzione internazionale dell'Aja del 2000 per la protezione degli adulti vulnerabili.
    Alla luce dei dati sull'invecchiamento della popolazione, incentivare delle alternative valide agli istituti vigenti e tradizionali - come la tutela e la curatela, ormai in disuso, e la nomina dell'amministratore di sostegno - risulta essere un'urgenza", si spiega.
    I notai, poi, rammentano che l'Istat stima che "la quota di individui di 65 anni o più passerà dal 23,5% (2021) al 34,9% nel 2050", e la tutela delle persone in età avanzata e vulnerabili diventerà, quindi, "un tema ancora più centrale nei prossimi anni, soprattutto perché, sempre da una stima dell'Istat, risulta che nel 2043 gli anziani in una condizione di solitudine saranno 6,2 milioni". Il mandato di protezione futura riguarda tanto la cura della persona quanto dei beni patrimoniali, quindi l'amministrazione dei beni mobili e immobili: questi ultimi, in particolare, continuano ad essere l'investimento principale per gli italiani.
    Secondo il rapporto 2022 dell'Istat e della Banca d'Italia sulla ricchezza dei settori istituzionali, recita ancora la nota, le abitazioni rappresentano circa la metà della ricchezza netta delle famiglie (5.163 miliardi su 10.422 miliardi). Nello specifico, l'80,47% delle famiglie italiane (circa 20,36 milioni di famiglie) sono proprietarie della casa in cui abitano.
    Inoltre, su un totale di 8,36 milioni di persone che vivono da sole, 4,12 milioni hanno 65 anni o più e di queste ben l'88,6% (circa 3,68 milioni) è proprietaria della casa in cui abita".
   
   

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