Nessuna preoccupazione per l'udienza sul caso Visibilia in programma per la fine di marzo. Daniela Santanchè ostenta sicurezza e dalla Bit (la Borsa Internazionale del Turismo che si tiene alla Fiera di Milano) la ministra del Turismo invia un messaggio chiaro: "Sto lavorando tranquillamente, rispondo a tutto. Lavoro e porto avanti le attività del ministero". Parole che non lasciano spazio ad interpretazioni e che arrivano alla vigilia della mozione di sfiducia, targata Movimento Cinque Stelle e sottoscritta anche dal Partito Democratico.
L'appuntamento è per oggi alle 14, quando salvo sorprese, la ministra si siederà ai banchi del governo della Camera per ascoltare un'ora e mezza di accuse da parte delle opposizioni. Santanchè non dovrebbe replicare e potrebbe restare in silenzio anche il giorno della votazione. I tempi della discussione generale poi sono dimezzati rispetto alla normalità, perchè il centrodestra all'unisono ha deciso di non intervenire. La spiegazione ufficiale richiama il precedente del 2024, quando la maggioranza bocciò la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni sempre a Santanchè.
Anche in quell'occasione i gruppi di maggioranza scelsero di non partecipare alla discussione generale, ma di intervenire solo nelle dichiarazioni di voto. Al di là dell'ufficialità è chiaro però che il silenzio dei gruppi di centrodestra, ed in particolare di FdI, abbia un peso differente. Che i rapporti tra la titolare del Turismo e Fratelli d'Italia siano ai minimi storici è cosa nota, così come la freddezza di palazzo Chigi nei confronti della ministra. Anzi, c'è chi arriva a sospettare che il silenzio degli azzurri e della Lega (che in pubblico hanno difeso la titolare del Turismo) sia motivato dalla scelta di evitare che FdI resti l'unico gruppo a non intervenire, certificando di fatto una spaccatura nel centrodestra.
L'input che arriva dai piani alti del partito di via della Scrofa comunque è quello di abbassare i toni, evitare lo scontro e rinviare il più possibile il dossier. Sulla carta la votazione della mozione è in programma per martedì, ma come ultimo punto all'ordine del giorno. Difficile dunque, visti gli argomenti in coda, che entro la settimana si arrivi ad un responso. Anzi c'è chi nella maggioranza pronostica che il voto possa slittare addirittura ai primi di marzo.
Per la prossima settimana infatti sono attesi dei decreti alla Camera che da regolamento hanno la precedenza rispetto ai provvedimenti ordinari. Prendere tempo dunque ed abbassare la tensione. E chi ostenta calma e serenità è proprio Santanchè che fa sapere di non avere nessuna preoccupazione: "sto lavorando normalmente", ripete a più riprese. La ministra per il Turismo però rischia di non essere l'unica a dover fare i conti con una mozione di sfiducia. Il Pd infatti starebbe lavorando ad mozione - questa volta al Senato, ma i tempi sarebbero ancora lunghi - contro il ministro della Giustizia Carlo Nordio per la gestione del dossier Almasri.
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