Non sarà più Alberto Veronesi a dirigere le tre repliche della Boheme al Festival Pucciniano di Torre del Lago (Lucca), alla cui prima, venerdì scorso, il maestro si è esibito sul podio con gli occhi bendati per contestare l'allestimento, preparato e voluto dal regista francese Christophe Gayral e dallo scenografo Christophe Ouvrard, ambientato nel '68, con Mimì in minigonna e altri richiami alla contestazione giovanile.
Il presidente della Fondazione del Pucciniano Luigi Ficacci, come riportato dalla stampa, ha spiegato che "per togliere il maestro Veronesi dall'imbarazzo di dirigere un'opera che non riconosce e togliere dall'imbarazzo anche orchestrali e artisti abbiamo deciso di revocare allo stesso Veronesi la direzione delle prossime" repliche, in programma a luglio e agosto. La decisione, secondo quanto si apprende, dovrebbe essere ratificata nel pomeriggio dal cda della Fondazione.
Veronesi, che del Festival negli anni scorsi è stato direttore artistico, presidente e direttore musicale, sempre sulla stampa ha affermato che Ficacci, che "mi ha mandato una lettera di licenziamento" ufficialmente con la giustificazione "ridicola che sarei arrivato in ritardo" a una prova, "ha gettato la maschera. Ha boicottato il concerto di inaugurazione delle celebrazioni pucciniane dell'11 luglio a Lucca perché era prevista l'esecuzione dell'Inno a Roma, opera scritta da Puccini, mentre ha organizzato una Bohème dove i protagonisti fanno il pugno chiuso per tutta l'opera, questi non scritti da Puccini. E chi non si allinea, chi vuole proteggere Puccini, chi contesta le strumentalizzazioni come il sottoscritto, viene licenziato".
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