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Forestieri, mio film su dramma bimbi profughi

Forestieri, mio film su dramma bimbi profughi

Premiato a Cartoons on the Bay. Ai giovani "Studiate e faticate"

PESCARA, 05 giugno 2022, 10:24

dall'inviata Cinzia Conti

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Forestieri, mio film su dramma bimbi profughi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Forestieri, mio film su dramma bimbi profughi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Forestieri, mio film su dramma bimbi profughi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il suo ultimo lavoro "La custodia" riguarda il tema molto forte dei bambini profughi che purtroppo mai come in questo momento è di attualità con il conflitto in Ucraina ma in 35 anni di carriera sono tanti i lungo e cortometraggi che ha realizzato (da "Pas-ta-shoot-ah" a "Toto' Sapore e la Magica Storia della Pizza") e a cui ha collaborato (da "La freccia azzurra" a "La Gabbianella e il gatto").
    Disegnatore, regista e produttore di fama internazionale Maurizio Forestieri a Cartoons on the Bay, promosso da Rai e organizzato da Rai Com a Pescara, riceve il premio alla carriera. "Era riluttante perché dice di essere troppo giovane e non si sente arrivato ma ha collezionato già molti successi" racconta il direttore artistico Roberto Genovesi mentre Forestieri spiega: "Sono felice e onorato di questo premio e lo prendo come un buon auspicio per il futuro anche se in 35 anni ho fatte un bel po' di cose".
    Per quanto riguarda il film La Custodia in un'intervista all'ANSA Forestieri dice: "E' un progetto in collaborazione con Rai Ragazzi, Unicef e Unar e tratta in maniera fantastica quello che è il dramma dei profughi che scappano dalla guerra e soprattutto il diritto al futuro che tutti i bambini hanno e gli viene negato dalle circostanze. Mentre è dovere della nostra civiltà darglielo, è questo il messaggio generale del film.
    Tempo fa -aggiunge - feci il corto "Un altra via d'uscita" sul commercio equo solidale che tratta del fatto che il costo del lavoro del campesino viene moltiplicato per 10 mila a favore dell'occidente. Per il tema sociale l'animazione è sempre un buon veicolo di comunicazione sia per i bambini che per gli adulti perché è molto diretto ed è molto sintetico. Spero di farne altri".
    Forestieri, che ha avuto tra i suoi maestri Lele Luzzati e Giulio Gianini ("è stato un po' anche il mio padre putativo" dice), nel 1988 ho fondato la società di produzione 'Graphilm'.
    "L'animazione - dice - è la mia passione e in questi anni è anche molto cambiata. Il digitale ha migliorato e facilitato tantissimo il processo di lavoro che prima era molto più artigianale e lungo. Si dipingeva si disegnava su carta, c'erano la macchina da presa, la moviola, la pellicola, lo scotch. Fare le cose con il pennello, sporcarsi era in qualche modo "romantico" ma devo dire che però il digitale (io lo uso e ne abuso quasi...) è stata una svolta, ti fa viaggiare con turbo.
    Quello che facevamo in due giorni, si fa in due minuti. Nel mio computer ho la moviola portatile che mi permette di montare i film con una facilità estrema. A studio ho ancora quella tradizionale: è un tavolo di ghisa che non bastano 5 persone a spostarlo... Certo la mancanza di fatica nell'ottenere le cose non deve portare ad avere superficialità".
    Ai giovani il maestro Forestieri, oltre che frequentare scuole specializzate nella tecnica dell'animazione, consiglia di non fermarsi solo all'arte tecnica: "Una cosa che manca nelle nuove generazione (non solo per colpa loro ma anche a causa dei tempi) è la mancanza di cultura cinematografica e cultura generale che è una grandissimo valore aggiunto. Per esempio mi ha riempito il cuore sentire il maestro Carlos Grangel che dice che per i personaggi di Madagascar si è ispirato all'arte africana, oppure che si prende spunti da Degas o Caravaggio. Ad esempio sono dell'idea che se un artista come Paolo Uccello fosse vissuto ai tempi nostri avrebbe fatto l'animatore, avrebbe lavorato alla Disney o alla Dreamsworks, ha un afflato "futurista" nel movimento".
    L'altro consiglio è quello di faticare. "La fatica - dice - è un'altra cosa che deve fa parte del nostro lavoro e dalla nostra crescita. Anche lo sbaglio e o il non raggiungimento di un obiettivo permette di andare avanti".
    Per quanto riguarda la competizione con gli Stati Uniti Forestieri dice: "Hanno una grandissima industria per la produzione animata ma noi però abbiamo grandissimi talenti e grande creatività e in questi ultimi anni sia l'Italia è molto cresciuta, rispetto a quando ho cominciato io. Tutta l'Europa dovrebbe far fronte a quel mercato creando grandi collaborazioni tra i Paesi".
   

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