"Mio padre si definiva
ostinatamente, oltre che padre di famiglia, romanziere, mai
scrittore né uomo di lettere": lo ha detto questa mattina al
Cinema Modernissimo di Bologna John Simenon alla presentazione
della grande mostra, oltre 1300 metri quadrati, dedicata al
padre Georges e non a caso chiamata "Georges Simenon. Otto
viaggi di un romanziere".
Curata dallo stesso John assieme al direttore della Cineteca
di Bologna Gian Luca Farinelli, la mostra resterà aperta fino
all'8 febbraio 2026 nella Galleria Modernissimo, il sottopasso
che si trova sotto la via Emilia, nelle vicinanze di piazza
Maggiore.
"Da quando ho avuto la gestione dell'opera di George Simenon,
- ha aggiunto John - mi è subito venuta voglia di fare una
mostra in Italia, un po' la seconda patria di mio padre, da
lontano, perché qui ha sempre avuto i lettori più sensibili e
più numerosi. Grazie a Roberto Calasso, suo grande editore
italiano, nel 2015 sono entrato in contatto con Gian Luca, così
abbiamo lavorato dieci anni per trovare un modo per esporre in
mostra la vita e l'eredità culturale e letteraria di mio padre".
"Un'impresa sfidante - l'ha definita l'assessore alla cultura
del Comune di Bologna Daniele Dal Pozzo - e, nel caso di una
personalità poliedrica come Georges Simenon, quasi impossibile".
Sì, perché Simenon, amico di Federico Fellini e allievo di
Colette, oltre che romanziere, è stato fotografo, scrittore e
viaggiatore: motivo per cui la mostra è soprattutto un progetto
e una sorta di festa delle narrazioni possibili attraverso vari
linguaggi. Sono 856 i documenti, alcuni inediti, 900 le
fotografie che scorrono su una decina di schermi in una sorta di
narrazione, una quarantina i filmati, il tutto immerso negli
spazi espositivi firmati dallo scenografo Giancarlo Basili.
"Georges Simenon. Otto viaggi di un romanziere", realizzata
grazie al sostegno del Comune di Bologna, della Regione
Emilia-Romagna, del ministero della Cultura e alla
collaborazione di Adelphi (l'editore italiano di Simenon), si
compone di materiali rari e spesso inediti, riuniti assieme per
la prima volta.
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