Un algoritmo che contribuisce a
'stanare' i brani contenuti nei borderò delle esecuzioni live,
ma in realtà mai suonati: è il primo brevetto della storia della
Siae, un sistema dedicato a contrastare il fenomeno della falsa
programmazione nei borderò, cioè nei documenti che consentono di
ripartire agli autori ed editori gli incassi che derivano dalla
pubblica esecuzione delle opere musicali tutelate.
"Abbiamo lavorato per circa un anno con l'Università La
Sapienza di Roma al progetto 'Programmi Puliti' per contrastare
il fenomeno dell'alterazione della programmazione musicale
eseguita durante gli eventi in pubblico - spiega in una nota
Filippo Sugar, presidente di Società autori ed editori. - È il
primo brevetto di Siae e rappresenta un ulteriore traguardo che
abbiamo raggiunto nel nostro processo di semplificazione e
innovazione per ripartire i compensi in modo sempre più agile e
analitico ai nostri associati".
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