Siti Internazionali
Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
Temi caldi
ERIC REINHARDT ''SARAH, SUSANNE E LO SCRITTORE'' (FAZI, pp. 380 - 19,90 euro - Traduzione di Anna D'Elia) - La letteratura è sempre stata attratta da sdoppiamenti, scissioni, rifrazioni della persona che ha messo da sempre in crisi l'idea unitaria dell'io, che l'altro sia l'ombra creata dal Peter Schlemihlo di Von Chamisso o la dimensione schizofrenica del Sosia di Dostoevskij, si tratta di un confronto, una scoperta dell'altro in sé, di un fare i conti con la propria esistenza e altri ipotesi. È quel che accade anche alla Sarah di Eric Reinhardt che questo rapporto lo vive con il personaggio di un romanzo che riscrive in maniera articolata la sua vita, sapendo che ''ciò che viviamo ci scaraventa a volte in spazi mentali che fanno di noi dei personaggi di un finzione narrativa. Viviamo e poi ci raccontiamo così come vivremmo e racconteremmo la storia di un personaggio romanzesco'', come le spiega lo scrittore incaricato del lavoro e che chiama la protagonista Susanne.
Vita e romanzo sono una sorta di discesa agli inferi di una donna innamorata e che crede nei valori e nel rispetto di sé, tanto da fare difficili scelte personali per tentare di rimettere in rotta il proprio matrimonio, che funziona ma vive di disattenzioni profonde da parte del marito, che ogni sera si ritira in un suo locale-studio, lasciandola sola coi figli per ore. A questo si aggiunge la scoperta di possedere solo il 25 per cento della loro casa coniugale, di cui il marito si è attribuito il 75 per cento. Turbata, chiede attenzione e assieme di riequilibrare la distribuzione dei loro beni, senza alcun risultato. Così mette in atto il suo piano, ma a sorpresa, tanto da ottenere una reazione opposta e far naufragare irrimediabilmente il rapporto coniugale.
È allora che Sarah, ex architetto che ha smesso di lavorare per curare un cancro al seno, forse in cerca di un po' di ascolto, si rivolge non sa nemmeno lei perché a uno scrittore di cui ha amato due romanzi, per raccontargli la propria storia, la propria sfida finita male e questi ne rimane conquistato, tanto da farne il soggetto del suo nuovo libro. Quando si incontreranno, Sarah e lo scrittore, ed questo incontro alla fine che racconta questo romanzo, ci sarà anche l'incontro con Susanne e la sua vicenda rivissuta e narrata. È in questo specchio, in questo confronto, discusso, accettato, contestato che il gioco del doppio si rivela e avrà il suo effetto, permettendo alla donna di riprendere in mano la propria vita distrutta. Realtà e finzione si legano insieme in maniera stretta per finire in modo tanto singolare quanto sorprendente.
La narrazione gioca su un continuo slittamento tra vita di Sarah e narrazione di Susanne, che appunto diventano inevitabilmente due facce della stessa persona, due letture della stessa vicenda che avranno però due diversi finali a sorpresa, dopo l'intervento in prima persona anche dell'autore.
Quello che leggiamo è quindi un raffinato, ben costruito, articolato romanzo sentimentale al femminile, su vita di coppia, soldi, ruoli sociali. E' la storia tenera della fine di un matrimonio vissuto dalla parte della donna, le difficoltà e le soddisfazioni del rapporto di lei coi figli, ottimo col maschio diciassettenne Luigi, difficile e duro con la ventunenne femmina Paloma, l'incontro con altre donne più libere e solidali che la salvano da quella sorta di autodegradazione che si è innescata davanti al silenzio assoluto, al muro di totale non comunicazione che le ha opposto l'ignavia del marito, senza ascoltare alcuna delle sue ragioni, dopo che lei se ne è andata di casa per cercare di scuoterlo e spingerlo a agire.
''L'atmosfera in casa era ottima. Non litigavamo mai. Facevamo l'amore regolarmente. Per questo ero così triste che mi trascurasse. Mi trascurava in una situazione idilliaca''.
La lettura di queste pagine molto ben costruite e scritte, è quindi anche una coinvolgente denuncia della condizione della donna in certe situazioni, vista la durissima reazione di lui, che la lascia in povertà sino a farle vivere una situazione di vera alienazione e bisogno di cure, la vessa e ricatta sui sentimenti, senza tener in alcuna considerazione leggi e regolamenti, usando anche un'avvocato senza scrupoli, che è la sua nuova compagna.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Ultima ora