"A marzo, l'export verso i paesi
extra Ue27 è in aumento su base mensile e torna a crescere su
base annua", osserva l'Istat, spiegando che "tali dinamiche sono
comunque influenzate da vendite ad elevato impatto di mezzi di
navigazione marittima verso gli Stati Uniti; al netto di queste
si stima una flessione congiunturale dell'export, pari a -1,6%,
e una crescita tendenziale relativamente meno sostenuta, pari a
+3,0%".
La riduzione congiunturale dell'import, spiega l'Istituto di
statistica, "è dovuta alla contrazione degli acquisti di
energia, mentre la crescita tendenziale è principalmente
spiegata dalle maggiori importazioni di beni di consumo non
durevoli".
L'incremento su base mensile dell'export è dovuto
principalmente alle maggiori vendite di beni di strumentali
(+9,9%); crescono in termini congiunturali anche le vendite di
beni di consumo non durevoli (+1,7%) e beni intermedi (+0,4%),
mentre diminuiscono quelle di beni di consumo durevoli (-11,5%)
ed energia (-6,4%). Dal lato dell'import, la flessione
congiunturale è interamente spiegata dalla contrazione degli
acquisti di energia (-19,8%).
Su base annua, la crescita dell'export nazionale verso i
mercati extra-Ue è dovuta soprattutto al forte aumento delle
vendite di beni di consumo non durevoli (+20,7%) e beni
strumentali (+10,4%); per contro, è in deciso calo l'export di
energia (-34,4%) e beni di consumo durevoli (-19,9%). Alla
crescita tendenziale dell'import, invece, contribuiscono
principalmente i maggiori acquisti di beni di consumo, durevoli
(+33,6%) e non durevoli (+32,4%).
Nel primo trimestre 2025, la dinamica tendenziale dell'export
verso i paesi extra Ue è positiva (+3,1%; +4,1% al netto
dell'energia). Nello stesso periodo, l'avanzo commerciale con i
paesi extra Ue è pari a +11,2 miliardi di euro (era +15,7
miliardi nel primo trimestre del 2024).
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