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Anni in testacoda, la poesia come flusso di coscienza

Anni in testacoda, la poesia come flusso di coscienza

Nostalgia e meditazione nella raccolta di Massimo Cecchini

ROMA, 29 aprile 2025, 10:43

Redazione ANSA

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MASSIMO CECCHINI, ANNI IN TESTACODA (Fallone Editore, pp. 40, 13 euro). Non ci sono sbavature, né concessioni al patetico, solo la leggerezza impalpabile della nostalgia nel libro Anni in testacoda, prima raccolta poetica di Massimo Cecchini, in libreria con Fallone Editore. Giornalista, a lungo inviato per la Gazzetta dello Sport, Cecchini, classe 1961, in questa raccolta di componimenti poetici propone al lettore un vero e proprio flusso di coscienza, nella consapevolezza di una vita assaporata pienamente, ma anche facendo ancora i conti con una inquietudine vitalissima, che lo porta a spingersi avanti, verso ciò che il destino ha ancora in serbo. L'autore fruga nel passato, quasi a voler ripercorrere, passo dopo passo, tra errori e risalite, tra istanti di gioia e di smarrimento, la strada già vissuta, cercando di tirare le fila di ciò che è accaduto e ricavarne l'essenza. Ma anche se il suo è uno sguardo che si radica nel passato, che anela a ritrovare le vitalissime "imperfezioni" della giovinezza, Cecchini, candidato nel 2023 al premio Strega e finalista al Premio Cesari con il romanzo Il bambino (Neri Pozza), sembra comunque offrirsi al futuro: lo fa in questo presente, denso di meditazione, con un linguaggio scelto e misurato, capace di farsi specchio della vita.
   

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