"Da quando sono nato, ho capito che
la piccola storia, quella delle nostre vite, del nostro
quotidiano, quella con la esse minuscola, si fonde spesso e
volentieri con la Storia con la esse maiuscola, la Storia
dell'umanità". La vita secondo Giuliano Sangiorgi, la voce dei
Negramaro: un intreccio che - dopo il romanzo "Il tempo di un
lento" - porta ora nella "sua" Rai Storia ("sono un fan
sfegatato della rete", confessa), per la quale sceglie e
commenta il palinsesto della "Domenica Con", lo spazio curato da
Giovanni Paolo Fontana ed Enrico Salvatori, in onda domani 21
novembre dalle 14 alle 24.
Un palinsesto in cui la cronaca si intreccia con la letteratura,
la musica, la "scoperta" dell'America. E proprio all'America e a
un giorno tragico è legato un ricordo nitidissimo: "Il 9
settembre 2001 come Negramaro - dice - avevamo vinto, da
perfetti sconosciuti, un festival importante, a Palermo. Il
giorno seguente era arrivata la telefonata di una casa
discografica mondiale: ci aspettavano, a Milano. L'11 settembre
eravamo pronti a partire, ma non siamo mai partiti. Il nostro
sogno finiva lì, per il momento. Ma finivano anche i sogni di
tutti". L'America di Sangiorgi, però, non è solo il crollo delle
torri gemelle che ricorda proponendo un doc su quel giorno. E'
anche il sogno americano, che fa rivivere, nel pomeriggio, nei
reportage di Carlo Mazzarella su New York anni '60, nel "Passato
e Presente" di Paolo Mieli sulla Beat Generation, nella musica
dei Doors e di Miles Davis, e con un omaggio a Fernanda Pivano:
"i libri sono grandi viaggi. Ho incontrato persone magnifiche,
ho incontrato terre mai viste. E ci sono stato, almeno con i
libri. E c'è qualcuno che fa da perfetto Cicerone: per noi in
Italia lo è stata Fernanda Pivano perché ci ha mostrato
l'America che volevamo tanto conoscere ma che era troppo, troppo
lontana".
E ci sono, poi le storie dell'Italia: da una strage dimenticata
come quella del Rapido 904, alle porte di Bologna nel 1984, con
cui apre il proprio palinsesto, all'impietoso ritratto della
fine dei sogni nel film "La Terrazza" di Ettore Scola, in prima
serata. Per accomiatarsi dai telespettatori, infine, Giuliano
Sangiorgi sceglie un collage di canzoni firmate da Lucio Dalla.
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