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Nomisma-Sol2Expo, crescono consumi mondiali di olio, 54% a tavola Paesi extra-Ue

Nomisma-Sol2Expo, crescono consumi mondiali di olio, 54% a tavola Paesi extra-Ue

La Spagna primo esportatore mondiale di olio, Italia seconda

ROMA, 05 febbraio 2025, 09:58

Redazione ANSA

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- I consumi di olio nel mondo negli ultimi 30 anni stanno crescendo e ad apprezzare sempre più il cosiddetto "oro verde" sono Paesi al di fuori del mercato comunitario che riconoscono all'extravergine sia una fonte di benessere che di nutrimento. La Spagna è il primo esportatore di olio su scala planetaria, mentre l'Italia è in seconda posizione. Lo ha evidenziato una ricerca dell'Osservatorio Nomisma-Sol2Expo, illustrata da Denis Pantini alla conferenza stampa della nuova fiera che si terrà a Verona dal 2 al 4 marzo con la partecipazione di 14 regioni italiane e buyer da 27 Paesi.

    "Ci sono nuovi Paesi che vedono nell'olio d'oliva un prodotto che fa bene - si precisa nell'indagine - e quindi aumentano il consumo di questo prodotto-simbolo della Dieta mediterranea. Negli ultimi cinque anni il 54% dei consumi mondiali di olio avviene fuori dai confini comunitari. Se è vero che nella geografia del nostro export di Evo (olio extravergine di oliva) i mercati Usa, Germania, Francia, Canada e Giappone sono ancora i più rilevanti, negli ultimi cinque anni Corea del Sud, Indonesia e Taiwan hanno incrementato le importazioni di olio a tassi molto importanti, oltre il 10%. E sia dal Sudamerica, che da Far East asiatico emerge una corsa all'olio extravergine.

    Quello made in Italy ha una diffusione in ben 160 paesi del mondo, con appunto una forte concentrazione in cinque paesi dover sta realizzando nelle esportazioni buone performance nella crescita a valore. Tra i mercati che pagano di più il nostro extravergine la Svizzera e il Messico".
   

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